giovedì 21 marzo 2013

Crisi di Cipro e prelievo forzoso - In Italia? Come difendersi

La crisi di Cipro si fa sentire sempre di più sui mercati finanziari rendendoli ancora più volatili e soggetti a speculazione a ribasso, ma anche a rialzo.
L'isola Cipriota ha un sistema bancario che ormai è al collasso e il debito pubblico è stato stimato l'anno scorso all'87% del PIL, l'Europa chiede garanzie per intervenire con gli aiuti perché non tutti sono d'accordo a salvare quei paesi dove c'è stata una discutibile attività bancaria come il caso di Cipro considerato il paradiso fiscale dei patrimoni Russi.
S&P ha già classificato il rating di Cipro CCC+ ossia ad un passo dalla bancarotta, quindi si sono chiesti sacrifici, ieri il Parlamento cipriota ha bocciato la proposta di prelievi sui conti correnti bancari, le banche sono tutt'oggi chiuse a causa del panico che si sta creando.



Si parla anche di un ipotesi contagio e anche di un prelievo forzoso anche sui conti correnti italiani, ma questo era già accaduto in passato, vi ricordate il governo Amato? Quindi forse non ci sarebbe neppure tanto da stupirsi.
Nel, neppure troppo lontano, 1992 nella notte fra il 9 10 luglio fù prelevato da TUTTI i conti correnti degli italiani il 6 per mille delle somme depositate.
L'azione fu considerata come un interesse straordinario per risanare una situazione drammatica in cui si era imbattuto il nostro paese.
Ma come possiamo difenderci da questi tipi di manovre?



Molto difficile poter dare consigli infatti cercando in rete nessuno si sbilancia molto, sicuramente la cosa più sicura da fare sarebbe quella di ritirare tutto il denaro e metterlo sotto il materasso, ma questo è veramente ridicolo solamente a pensarlo, perché non è possibile prevedere quando farebbero il prelievo e sopratutto per evitare la corsa allo sportello le banche chiuderebbero i battenti, come sta accadendo a Cipro in questi giorni.
Lo sviluppo dei sistemi telematici di Online Banking però semplifica e velocizza molto gli spostamenti di denaro, tant'è vero che quindi dovrebbero bloccare anche le transazioni telematiche.
Indenni da questo prelievo quindi potremmo non riuscire ad uscirci completamente, occorre magari premunirsi un pochino prima, anche se non ci sarà probabilmente nessun prelievo forzoso in Italia.

La cosa che potrebbe essere consigliabile fare è quella di tenere meno denaro possibile sul proprio conto corrente e vincolarlo per esempio con i buoni postali che come investimento non sono un gran che ma garantiscono sempre il denaro disponibile, sembra che le carte di credito ricaricabili risultino anch'esse indenni a questo tipo di manovra per esempio così come i Travell cheque.


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